Ivan: la muraglia colombiana

Giugno è alle porte, un anno calcistico se n'è andato, in questi mesi di calciomercato ci sarà d'assistere a offerte d'ogni tipo, acquisti costosi, altri più economici e agli sceicchi in prima fila per acquistare talenti a cifre straordinarie.
Inter che necessita di cambiamenti, qualche acquisto in ogni reparto, una toccata d'aria fresca per ritornare competitiva dalla prima di campionato, mostrando fin da subito il proprio valore, la voglia di riscatto di chi c'era nella stagione 2011-2012, di stupire dei nuovi arrivati e un gruppo unito, grintoso, compatto.
Vedremo facce nuove in casa nerazzurra, altre lasceranno il club dirigendosi verso nuove destinazioni  vicine o lontane che siano.
Un calciatore, uomo di nome Ivan, non il terribile, più correttamente il temibile, la muraglia colombiana lascerà il team dopo dodici annate d'alto livello.
Ivan Ramiro Cordoba, acquistato nel 2000, fedele alle tinte nerazzurre per tutto questo tempo, pronto a dare il massimo in qualsivoglia occasione, pedina fondamentale sia dei periodi bui che del ciclo straordinario targato Mancini e Mourinho.
Solido, roccioso in fase difensiva, generoso nella vita di tutti i giorni: un esempio di sportività.
Mancherà ai tifosi interisti che lo ricorderanno.
Ma, per ricordarlo non è necessario tifare Inter, perché di difensori stranieri che giungono in Italia, si accasano in una società non mollandola per alcuna ragione, ripagando la dirigenza per anni con ottime prestazioni, ce ne sono sempre meno.
Cordoba rimasto dopo le prime annate (non poche) deludenti, entrando nel gruppo dei veterani, dei fedelissimi meritevoli di indossare questa maglia, guidato in passato da Beppe Bergomi ora dal capitano Javier Zanetti.
Ivan tu non dimenticherai l'Italia e sappi che ovunque tu vada noi, non ti dimenticheremo.

di Gianluca Valotti

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