juve la nuova TERAPIA SANGUE “ARRICCHITO”

di fantagazzetta.com

Quella tra il doping e la Juventus è una storia oramai morta e sepolta da diverso tempo: le accuse sibiline ma poi non tanto di un allora giovane Zeman, i processi con relative immagini ancora fruibili sul web, l'accusa, poi decaduta, del famoso Epo, l'utilizzo di farmaci off label e quant'altro riguardi quella storia oramai appartiene ad un tempo che per il calcio corrisponde a praticamente più di un'era geologica fa. Ma c'è qualcuno, come Cristian Amadei, che sull'International Business Time ha lanciato un'accusa non troppo velata e diretta proprio all'ambiente bianconero e proprio sull'argomento doping.

Nel proprio organigramma sportivo la Juventus infatti annovera come preparatore atletico Julio Tous Fajardo, non troppi anni fa ricercatore associato presso il laboratorio della performance sportiva (Inefc) dell'Università di Barcellona, entrato poi nel mondo pallonaro come preparatore del Barça di Rijkaard. Amedei racconta che il sospetto di Fajardo implicato nel mondo del doping si comincia ad avere con Rafa Nadal, di cui  Fajardo era preparatore.

Vista la delicatezza dell'argomento, riportiamo parola per parola quella che è la considerazione di Amadei. Ecco il passo del testo cruciale: 

"Già nel 2009 a seguito di una serie di infortuni dichiarati dal giocatore, lo spagnolo potè saltare i controlli antidoping prima di Winbledon, con una fitta rete di sospetti sollevata da colleghi tennisti e esperti dell'ambiente. Dopo il declino ci fù il possente ritorno del fenomeno spagnolo ma solo dopo una cura miracolosa. "Come si legge su TennisWorld Italia: "I giornali spagnoli hanno riportato che la cura di cui ha usufruito Rafa sia la PRT (Platelet Rich Therapy, terapia ricca di piastrine, traducendo alla lettera). Spieghiamo bene di cosa si tratta: il sangue del paziente viene preso e centrifugato in un macchinario, quindi il sangue coagulato viene iniettato nella zona dell'infortunio. Nadal stesso ha evidenziato come sia un trattamento "doloroso ed applicato direttamente sul tendine". Questo è un dettaglio non trascurabile, in quanto solo la parte del corpo in questione può ricevere il trattamento della PRT, altrimenti perseguibile dall'antidoping. Tamira Paszek infatti, per una variazione nella procedura sul trattamento alla schiena cui si è sottoposta nel 2009, è stata anche posta sotto indagine". Insomma un trattamento basato sull'iniezione di sangue "arricchito" con i fattori di crescita grazie al quale l'organismo rigenera più velocemente i tessuti lesionati nel corpo dell'atleta ed è impossibile determinare a posteriori questo tipo di pratica a meno che non sia dichiarata direttamente dall'interessato. Molti sospetti su Nadal, ma niente di concreto."

Il pezzo poi si conclude con una domanda, a questo punto scontata vista la premessa sviluppata: che ci fa un preparatore così nello staff bianconero? Attenderemo e FG vi informerà se la Juventus o un qualunque altro organo vorrà rispondere a quanto detto e riportato da Amadei.

Andrea De Pasquale

articolo tratto da
http://www.fantagazzetta.com/calcio-italia/juve-i-fantasmi-del-doping-sul-preparatore-fajardo-164119

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