AUGURI

Pensa al tuo messaggio d'auguri, scrivilo seguendo le facili indicazioni tecniche che trovi in questa pagina: il messaggio sarà pubblicato su www.inter.it e tutti potranno vederlo collegandosi al sito ufficiale di tutti i cuori nerazzurri.

2009 DA RECORD

 

Nell'arco di 365 giorni: 80 punti realizzati nell'anno solare, 24 partite vinte su 38, solo cinque sconfitte (nessuna in casa), attacco più prolifico della Serie A con 75 reti realizzate

… GRAZIE

Allenatori INTER, sarà un caso ma …

 
E’ da notare, come sono anni che ogni allenatore dell’Inter ,dopo poco tempo ha la stampa contro e nascono polemiche su polemiche anche tra i rapporti “personali” tra allenatore e giornalisti…


SIMONI


LIPPI (merda)


CUPER


MANCINI


MOURINHO

ma non sarà mica che il vero obbiettivo dei “giornalisti” è :

l’INTER

intanto è da registrare,  l’articolo sul corriere dello sport del giornalista cacciato da Mourinho, in cui ricorda al mondo che l'INTER nel 2009 ha fatto il RECORD di punti, evidentemente la lezione gli è servita …

MOURINHO difende l'INTER contro tutto e tutti

 

UN GRAZIE A CHI DIFENDE e HA DIFESO L’INTER !

ALTRO CHE BALLE !

CALCIOPOLI

LA SENTENZA

Si associavano per delinquere. Capito? Punto.

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http://settore.myblog.it/

GRAZIE PEPPINO

10 dicembre 1921 - 12 dicembre 2001

Interista nel cuore e nell’anima, un esempio per tutti gli Interisti …

SALTA CON NOI PEPPINO PRISCO …

SALTA CON NOI PEPPINO PRISCO …

SALTA CON NOI PEPPINO PRISCO …

SALTA CON NOI PEPPINO PRISCO …

SALTA CON NOI PEPPINO PRISCO …

IL MATERAZZI PENSIERO

Materazzi: "L'Inter me la tengo stretta, Mou è tutto"

Fonte: fcinternews.it

In occasione dell'iniziativa benefica a cui ha preso parte insieme a Drogba, Marco Materazzi non ha dato solo consigli a Balotelli, ma ha parlato anche di altri argomenti a tema Inter, in primis la sfida di sabato contro la Juventus: "Per noi la Juve è come il Livorno, una partita come tutte le al­tre. Il nostro obiettivo è vincere sempre...". Il difensore nerazzurro smentisce anche le voci circa un suo malumore a Milano per il fatto di non giocare e l'eventualità di un addio: "L'Inter me la tengo stretta, mi ha reso famoso, mi ha fatto vin­cere moltissimo e mi tratta co­me uno di famiglia, dal presi­dente fino all'ultimo tifoso. Vale la pena anche un solo mi­nuto in campo. Poi, il modo in cui mi tratta­no i tifosi mi ripaga anche della delusione di non gio­care dall'inizio".

Non mancano i complimenti al tecnico da parte di Matrix: "Mourinho è tutto. Allenatore, padre di famiglia, uno che scherza, che ride, che crea un rapporto splendido. Se lo dice uno che non gioca ci si può credere, perché di solito chi non ha questa possibilità parla negativamente del suo allenatore. Ho parlato con lui prima di fir­mare fino al 2012, e so perfetta­mente qual è la mia posizione. Quando uno ti rende partecipe e ti fa sentire importante anche quando non giochi, vuol dire che ha qualcosa di speciale. E Mourinho è speciale. Essere un giocatore dell'Inter è la gioia di sentire che siamo campioni d'Italia in ogni partita, campio­ni e padroni d'Italia. Lo stiamo dimostrando, spero continuia­mo per molti anni: ce lo meritia­mo".

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Gli RODE il FEGATO

Leggendo i giornali e ascoltando (senza troppa attenzione) i commenti dei ben pensanti tra giornalisti e opinionisti vari, si ricava una grande “verità”

L’INTER HA UN SACCO DI PROBLEMI !!!!!!!!!!!
ma veramente un problema dopo l’altro…

a parte il solito problema, che ormai continua da anni, cioè VINCE ma non convince ( anche se io sono convinto da molto tempo), si può provare a fare un elenco di tutti i gli enormi problemi che attanagliano l’INTER

SETTORE ha provato a buttare giù un elenco, con i primi problemi che gli sono venuti in mente, ma la lista potrebbe essere molto più lunga, probabilmente ALMENO UN PROBLEMA A PUNTO, se non un problema a gol fatto….

  1. non abbiamo la miglior difesa del campionato
  2. come giustamente non mancano di rilevare i media di tutto il mondo (ma soprattutto Italia), siamo in crisi tecnica, tattica, agonistica, umana, esistenziale, societaria, economica, morale
  3. abbiamo aperti gli spinosi casi Santon, Balotelli, Materazzi, Maicon, Mancini, Quaresma, Vieira, Suazo, Arnautovic, Pandev, Motta (si infortuna alzandosi dal letto, siamo un gradino sotto Dida), Orlandoni ("Voglio giocare di più, il mister deve spiegarmi il perchè di questa discriminazione altrimenti pianto tutto e me ne vado"), Boninsegna ("Non sopportavo l'egoismo di Mazzola e Corso")
  4. abbiamo aperto - nessuno ancora lo sa, ma tra poco scoppierà il casino - anche il caso Milito ("Non so perchè segno così tanto, devo parlarne con il mister, così non va bene, a gennaio potrei andarmene")
  5. il prezzo della benzina continua a salire a causa delle nostre manovre di mercato ante 2009
  6. Brendona non è della Roma nè della Lazio, quindi forse potrebbe essere interista visto che Ronaldo ne trombava tre per volta
  7. Mourinho ha un dito steccato, pare per una lite con Oriali a una svendita di cachemire
  8. oggi c'è un tempo di merda

il triste elenco potrebbe continuare , e quindi ci resta una sola cosa da fare …

LASCIARE

CHE CONTINUINO

A ROVINARSI

IL FEGATO

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FORZA DAVIDE siamo con te ;)

Una risata in faccia a chi ci vuole male :)

STORIA GOBBA

IL REVISIONISTA

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(ANSA) - TORINO, 29 OTT - Un esposto alla procura federale del Coni contro Jean Claude Blanc, accusato di avere rilasciato ''giudizi pubblicamente lesivi della reputazione di persone, societa' o organismi operanti nell'ambito del Coni, Figc, Uefa e Fifa'', come recita l'articolo 5 del Codice di giustizia sportiva. Lo ha inviato un avvocato torinese, Andrea Ricca Barberis, in merito alle recenti dichiarazioni del neopresidente della Juventus, che martedi' scorso ha affermato: ''La terza stella arrivera' con il prossimo scudetto, perche' gli scudetti, per noi juventini, sono 29, come abbiamo scritto su tutti i documenti, anche se c'e' l'asterisco per spiegare che due ci sono stati portati via''. Ricca Barberis sostiene che ''si tratta di considerazioni prive di fondamento e tese a screditare il prestigio, la reputazione e la credibilita' della Corte d'Appello federale, che aveva revocato lo scudetto 2005 e non assegnato quello 2006 per illecito sportivo, dopo lo scandalo di Calciopoli''. L'esposto, per Ricca Barberis, ha anche lo scopo di prevenire il verificarsi di situazioni di pericolo per l'ordine pubblico.

CHAMPIONS

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Rimanendo alle nude cifre, la situazione è questa: è come se il ritorno del gironcino cominciasse con tutte le squadre appaiate, ma noi - primo problema - penalizzati di un punto. Il secondo problema è che le prossime due partite le le abbiamo in trasferta. Il terzo problema è che una di queste due partite si disputerà a Barcellona, ma non con l'Espanyol. Il quarto problema è che, stando così le cose, la partita di Kiev diventa decisivissima: la devi vincere perchè sì, e nel contempo per non andare a Barcellona con l'acqua alla gola. Il quinto problema è che, con le tre partite d'andata praticamente azzerate, il ritorno del gironcino diventerà un dentro-fuori dove non sarà più possibile fare grandi calcoli. Il sesto problema è che non vinciamo in Europa da nove partite.

La situazione di classifica, paradossale, autorizza bicchieri mezzi pieni e bicchieri mezzi vuoti. Però mi sembra chiaro che la prossima partita (sarà d'accordo anche il Mou stavolta, spero) non ha alternative.

Detto questo, la squadra mi è piaciuta per l'impegno con cui ha cercato di porre rimedio a una serataccia, spendendosi molto e senza riserve. Credo sia stata una delle peggiori prove difensive degli ultimi anni: la Dinamo ha segnato su due colpi di culo (un rimpallo e un autogol), ma sono le azioni dei (molti) gol che ha sbagliato a preoccupare di più. Genova non ci ha insegnato che all'inizio i gol è meglio farli che prenderli: abbiamo ripetuto Kazan e non ci fa onore. Genova ci ha invece insegnato che l'albero di Natale è un modulo da trasferta. Il terreno di San Siro sembra quello dei concorsi ippici (forse è per quello che vinciamo 5-0 fuori). Non avevo Orociok, e meno male.

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http://settore.myblog.it/archive/2009/10/21/champions.html

Questione di stile

 

http://www.bausciacafe.com/

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Noi lo sapevamo già

Mi chiamava Facchetti, certo. Era uno dei più assidui, e una vol­ta la sua chiamata è stata al limite del lecito. Sì, mi spiace che Facchetti non ci sia più, ma così stanno le cose. E Moratti sa bene come erano i miei rapporti con Facchetti”.

Queste le parole infamanti del miglior arbitro di sempre – affermazione difficilmente smentibile, dopo il capolavoro (cit.) di Lecce-Parma 3-3 – in seguito allo scoppio dello scandalo di Moggiopoli. L’obiettivo era semplice: aggiungere un ulteriore elemento alla strategia mediatico-difensiva del “tutti colpevoli nessun colpevole”. Arriva puntuale la querela della famiglia Facchetti volta a difendere la lealtà dell’Uomo che ha contribuito a fare la storia dell’Inter.

Oggi, un po’ meno puntuale, arriva la smentita. Parole clamorose che svelano il trucco, l’intento e la bassezza di alcuni personaggi, nonostante il ravvedimento. Solo questo basterebbe per mettere in dubbio le dichiarazioni di tutti coloro rinviati a giudizio per “associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva”.

“Oggi non ripeterei quelle parole che non corrispondono per nulla al vero. Quelle frasi, di cui mi dolgo, sono false e gravi per l’offesa che hanno creato alla memoria di una persona sempre correttissima. Mi dispiaccio di quelle parole per le quali mi scuso pubblicamente”.

Immaginando il dolore di De Santis, sottolineiamo la scelta della famiglia Facchetti di ritirare la querela. Questione di stile.

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pienamente d’accordo con gli amici di BAUSCIACAFE
ma a noi ci viene dal cuore un bel :

de santis ma va a VAFFANCULO !

IN ESCUSIVA LE IMMAGINI DELL'AGGRASSIONE DELL'APE A Cannavaro…

  • Il capitano della nazionale tra la vita e la morte.Momenti di terrore prima dell'intervento dei chimici: il pungiglionevelenoso dell'apetta aveva rilasciato tutte le sue devastanti tossineletali.......
  • Fantastico Corriere: "La storia è da film del terrore". Un'ape. A Sumatra non si parla d'altro.......
  • Individuata la colpevole: Pollon combinaguai
  • I testimoni: "E' successo tutto in un attimo"
  • Lettore Zeppe79 riporta le dichiarazioni dei vicini: "Era un'ape tranquilla, ci salutava sempre."
  • E qui è quando per errore Cannavaro mangiò una zuppa di ceci.

    CACCAVARO uomo di merda ! !

Intervista a Moratti

POSSESSO PALLA

 image La Gazzetta dello Sport mostra una netta inferiorità delle squadre italiane rispetto alle altre: dice l’Uefa che nell'ultimo turno di Champions League, le quattro italiane hanno tenuto palla per 100 minuti complessivi .

Dunque, la Spagna ha tenuto palla un'ora più delle italiane, ma c'è un altro dato da notare.

Nessuna delle 15 squadre schierate da Spagna, Inghilterra e Germania ha tenuto palla per meno di 30 minuti, nessuna delle nostre per più di 30. Infatti, meno dei 23 minuti di gioco eseguiti dall’Inter col Barcellona, hanno fatto solo quattro squadre, non molto blasonate: Rubin, Unirea, Debrecen e Standard...

Possesso palla STATISTICHE UEFA 

Le Italiane 100
Milan 27
Juve 27
Inter 23
Fiorentina 23

Le inglesi per 139
Arsenal 39
Liverpool 35
Manchester U. 33
Chelsea 32

Le spagnole per 166
Atletico Madrid 52
Barcellona 44
Real Madrid 36
Siviglia 34

http://www.uefa.com/competitions/ucl/statistics/clubs/typestat=bpm.html

tratto da http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=8590

ZERO a ZERO

MEGLIO LORO, NOI MEGLIO

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Mi piace quando - avendo visto indubbiamente la stessa partita - emergono pareri tanto differenti. Non mi stupisco, anzi, un po' me ne compiaccio. Certe volte le partite sono difficili da giudicare: le guardiamo in preda alla febbre dell'evento, e magari le valutiamo in base a quello che ci aspettavamo, o temevamo, invece che secondo quanto è realmente successo in campo. Sono partite trompe l'oeil, che ingannano l'occhio. Se poi finiscono in parità, e 0-0 in particolare, è un fiorire di sfumature. Sono partite da bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, secondo le propensioni personali, e meno male che è così: scusate la banalità, ma è il bello del calcio.

Io, per esempio, che partita ho visto? Confermo: meglio loro. Con ciò mica dico che siamo una fetecchia di squadra, tutt'altro. Mi limito a osservare che oggi (anzi, ieri) loro sono un po' più avanti di noi: più squadra (lo si sapeva), più padroni della situazione. Per quanto mi riguarda, pesa in questo giudizio l'ipnotico ti-tic e ti-titoc del secondo tempo, un'esibizione di palleggio e possesso palla magari anche un po' fine a se stessa, per carità, ma alla quale per lunghi tratti ci è toccato assistere senza mai riuscire a togliergliela, quella cazzo di palla. Hanno avuto occasioni migliori delle nostre, hanno dato complessivamente un'impressione migliore, hanno pareggiato in trasferta (quella che presumibilmente doveva essere per loro la peggior trasferta del girone), potevano anche avere un rigorino a favore: Quindi, serenamente: meglio. Non tanto, un pochino: ma meglio

Rispetto al post precedente, però, giocando con le parole rendo merito anche all'Inter. Meglio loro, ma noi meglio. Meglio di cosa, o di come? Il riferimento esplicito è alla partita in casa con il Manchester di qualche mese fa. Un riferimento omogeneo, non per periodo e stato di forma, ma per consistenza e peso specifico dell'avversaria. Una partita che finì 0-0 come quella di stasera, ma che poteva finire 0-3. Due risultati uguali, ma due partite profondamente diverse. Giocate da due Inter profondamente diverse, e quella di quest'anno sembra proprio un'Inter migliore. Ho visto una squadra che nel primo quarto d'ora ha rischiato il tracollo, ma poi  ha rialzato la testa e se l'è giocata, e non ha mai perso la trebisonda in corso d'opera. In fondo, a parte la fisiologica quota di occasioni (minchia, era il Barça, mica il Crotone), non è che i blaugrana ci hanno preso a pallate, no? Non mi è piaciuto il centrocampo (e di conseguenza ha sofferto l'attacco), ma la difesa sì, parecchio. E non credo che la nostra difesa sia piaciuta granchè a quelli del Barça, per dire.

E poi teniamo conto che, paradossalmente, questa era una delle partite meno importanti nell'economia del girone (che si deciderà nelle due trasferte russo/ucraine). E poi, soprattutto, teniamo conto che ieri era il 16 settembre, e che l'Inter è una squadra che contro la corazzata Barcellona (così come contro chiunque) schiera 5 giocatori nuovi su 11. Ne sono convinto: non possiamo che crescere, e la base è già buonissima. La storia recente, e in particolare la breve storia mourignana, ci insegna che l'Inter a metà settembre non è ancora nè carne nè pesce. Se il buongiorno si vede dal mattino, ci attende un futuro - diciamo così - simpatico.

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ZERO il film inchiesta sull' 11 settembre

NON SO COSA SIA SUCCESSO QUEL GIORNO, so solo che ci hanno raccontato un sacco di falsità , non so ne il perchè e ne su iniziativa di chi, il FATTO ESSENZIALE è che non ci hanno detto la verità e che a pagare come al solito sono sempre le persone comuni.......

INTER-Bari DIETRO LA PORTA

DIETRO LA PORTA di settore.myblog.it

A parte che a quelli che un tempo si chiamavano "distinti dietro la porta" (oggi primo anello blu) sono molto affezionato, cambiare ogni tanto visuale del campo allarga la mente. Oddio, non proprio a tutti: dopo due minuti di gioco un tizio dietro di me commentava "sono ancora imballati questi pezzi di merda", al che mi sono girato e mi sono reso conto che, indossando una maglietta nerazzurra, era sicuramente interista e stava parlando dell'Inter. Nel prosieguo del primo tempo, i continui commenti sprezzanti di questo energumeno mi creavano ansia anche più dell'Inter, che da dietro la porta mi sembrava impegnata in un'amichevole precampionato: piccolo trotto, tendenza ad ammucchiarsi e ad agire solo al centro, fascia destra poco battuta e fascia sinistra ignorata. Così come da dietro la porta potevo ammirare l'agile 8-1-1 del Bari, di cui conoscevo solo due giocatori (minchia, sto invecchiando), esempio di schema efficace per chiunque verrà a San Siro se l'Inter sarà sempre questa. Mentre stavo lì a chiedermi perchè Mourinho avesse schierato una squadra eccessivamente prudente per giocare in casa contro il Bari, usciva Muntari ed entrava Supermario, cambiando finalmente la partita. Il Bari batteva invece il record di passaggi indietro al portiere da quando ci sono le nuove regole.

Nell'intervallo, verificavo in modo passivo che una Coca Zero (zero gas e, forse, zero Coca) costava al mercato nero 3.50 euri, così come i soliti cornetti Algida a temperatura ambiente, che se non stai attento li mangi in un unico boccone e muori di congestione o di soffocamento, nel caso le praline si attaccassero al velopendulo.

Nella ripresa, al gol di Eto'o l'energumeno si esercitava in pronostici su Champions, Torneo dell'Amicizia e forse anche Coppa Italia Tim. Peraltro il gol non riusciva ad ammansire le centinaia e centinaia di anti-Quaresma, fischiato al solo apparire sul tabellone nonostante sei mesi di esilio, e che a me non è dispiaciuto: molto meno vacuo e imperfetto del solito, anche se potrebbe fare meglio ed evitare di indirizzare loffette verso il portiere vanificando il buon lavoro precedente (minchia, scrivo come Pizzul). Però niente, er Trivella lo vedo già bello destinato alla graticola, stavolta (per ora) innocente. Nel frattempo, da alcune sgroppate del Bari cui assistevo dalla mia retro-visuale, a volte cagandomi addosso, non potevo fare a meno di rilevare che, con quegli uomini a disposizione, il 4-2-4 era una cagata pazzesca. Purtroppo il regolamento imponeva al Mou la possibilità di soli tre cambi, quando ne sarebbero serviti almeno cinque per ripristinare un minimo di equilibrio. Anch'io, ingaggiato dal Bari tra il primo e il secondo tempo, avrei sgroppato sulle nuove zolle saltando facile un centrocampo troppo perbene lasciato in pieno sbando. Il gol del Bari, se debbo essere sincero, non mi ha sorpreso. Mi ha sorpreso invece l'errore di Eto'o, quasi ibraimoviciano. L'energumeno urlava "Moratti vi paga troppo coglioni!" e lasciava lo stadio con qualche minuto d'anticipo, perdendosi peraltro lo spettacolo del Bari che mancava il match-point.

E adesso sono qui a guardare la classifica: se il campionato finisse oggi - metti che un enorme meteorite colpisca la Terra e ne sposti l'asse - dovremmo fare uno spareggione con Bari, Bologna, Fiorentina, Cagliari, Livorno, Udinese e Parma per un posto nell'Intertoto. Cazzo, è crisi Inter.

Mourinho dopo INTER-Bari 23-08-09

Estate '09: l'Inter fra gli States e la Cina

Mercoledì, 03 Giugno 2009 16:37:47 - inter.it
[FOTO Mercoledì, 03 Giugno 2009 16:37:47]

MILANO - La vittoria del 17° scudetto è l'attualità, la felicità dei tifosi, ma l'Inter è già al lavoro per programmare la prossima stagione. Nei prossimi giorni José Mourinho volerà in Cina per la ricognizione a Pechino, dove i nerazzurri sabato 8 agosto '09 affronteranno il primo impegno ufficiale 2009-2010: la finale della Supercoppa Italiana contro la Lazio.

Tutto è già pronto per un futuro che vuole essere ancora vincente. La squadra si ritroverà al centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile venerdì 10 luglio 2009, con primo allenamento nel pomeriggio. Si replica il giorno dopo in mattinata (sabato 11 luglio 2009), ma non saranno presenti tutti i calciatori, alcuni infatti si aggregheranno direttamente a Los Angeles, dove l'Inter scenderà in campo per la prima volta il 13 luglio. La partenza del gruppo dall'Italia è fissata, infatti, per domenica 12 luglio.

A Los Angeles, nei primi tre giorni, sono programmati due allenamenti al giorno. Giovedì 16 luglio, invece, è in scaletta la prima amichevole dell'estate 2009: contro una selezione locale (ore 16) e si giocherà nel centro sportivo dell'UCLA che ospiterà il lavoro della squadra di Mourinho. Ancora allenamenti venerdì 17 e sabato 18, mentre il 19 luglio i Campioni d'Italia si trasferiranno a Palo Alto per affrontare i messicani del Club America (inizio gara ore 16 locali). Terzo appuntamento in campo a Pasadena, martedì 21 luglio, contro il Chelsea: ore 20 locali. Quindi trasferimento a Bolton, con 4 giorni d'allenamento (e 6 sedute conplessive) prima del derby d'esportazione con il Milan, in programma domenica 26 luglio (calcio d'inizio ore 17 locali).

Dopo il rientro in Italia, gli allenamenti ad Appiano Gentile riprenderanno mercoledì 29 luglio: a seguire la partenza per il Principato di Monaco dove, il 30 luglio, per il Trofeo Pirelli-Sky, in serata l'Inter affronterà il Monaco (orario ancora da stabilire). Al rientro, dopo un giorno d'allenamento (31 luglio nel pomeriggio) al centro sportivo "Angelo Moratti", 48 ore di riposo e quindi, lunedì 3 agosto 2009, la partenza della Cina dove sarà preparata la finale della Supercoppa Italiana Tim contro la Lazio di sabato 8 agosto.

Al rientro in Italia, la preparazione continuerà ad Appiano Gentile con l'avvicinamento progressivo all'inizio del nuovo campionato, con il primo turno della Serie A Tim 2009-2010 in programma nel weekend del 22 e 23 agosto '09.

Ufficio Stampa inter.it

Inter Club Facchetti pesenta

L’Inter Club Giacinto Facchetti e lieto di presentarvi:

Venerdi 5 Giugno a Busca provincia di Cuneo

IL MUNDIALITO PER CLUB DI BUSCA


Partecipano:
- Inter Club Giacinto Facchetti Busca
- Milan Club Revello
- Toro club Busca
- Juve club Busca

Il torneo sarà di calcetto e si dividerà in tre fasi:
- Cat “bimbi”
- Cat “Giovani”
- Cat “club”

All’esterno durante tutta la manifestazione
si troveranno dei gazebo con buffet e bibite…..

PROGRAMMA

Venerdi 5 Giugno

CATEGORIA “BIMBI”
- Inter-Torino (sintetico) ore 14,00
- Juventus- Milan (palestra) ore 14,00
- Inter-Juventus (palestra) ore 14,45
- Torino-Milan (sintetico) ore 14,45
- Juventus-Torino ore 15,30
- Inter-Milan ore 15,30

CATEGORIA “GIOVANI”
- Torino-Milan (palestra) ore 16,15
- Juventus-Inter (sintetico) ore 16,15
- Inter-Torino (palestra) ore 17,00
- Milan-Juventus (sintetico) ore 17,00
-Torino-Juventus ore 17,45
- Milan-Inter ore 17,45

CATEGORIA “CLUB”
- Juventus-Inter (palestra) ore 19,00
- Milan-Torino (sintetico) ore 19,00
- Torino-Inter (sintetico) ore 20,00
- Milan-Juventus (palestra) ore 20,00
-Inter-Milan ore 21,00
- Torino-Juventus ore 21,00

Alla fine grande premiazione…..con la coppa mundialito che aspetta il vincitore!!!!

a Busca via monte ollero n 3 provincia di Cuneo

LUIS FIGO uno di noi

Figo: "cari amici dell'Inter, un grazie speciale"

Sabato, 30 Maggio 2009 10:56:28 - inter.it
[FOTO Sabato, 30 Maggio 2009 10:56:28]

Cari Amici dell'Inter,

domani, 31 maggio 2009, sarà la mia ultima domenica da calciatore. Insieme con gli amici dello Sporting Lisbona, del Barcellona, del Real Madrid e della nazionale portoghese voglio ringraziare tutti voi, tifosi nerazzurri, che mi avete dimostrato affetto sin dal primo giorno a Milano.

Mi fa molto piacere che l'ultima domenica da calciatore sia, per me e per tutti noi dell'Inter, una domenica di festa per il successo del quarto scudetto consecutivo.

Vincere è sempre stato l'unico vero obiettivo della mia carriera. Vincere tutto quello che potevo vincere, dalle partitelle in allenamento ai campionati, dalle coppe ai trofei personali. E per arrivare a vincere ho conosciuto una sola strada, quella del sacrificio e del lavoro. Me lo hanno insegnato quando ero ragazzino allo Sporting e tutto quello che ho ottenuto non è mai arrivato per caso, ma dopo tanti sacrifici.

Per questo motivo, oggi, voglio anche chiedere scusa se in qualche partita o in qualche periodo, per colpa di un infortunio o di altro, non sono riuscito a dare il massimo. Il primo a essere dispiaciuto ero io, perché non riuscivo a dare a tutti voi quello per il quale avevo lavorato.

Quando sono arrivato a Milano, l'Inter era una squadra che stava imparando a vincere. Di strada ne abbiamo fatta tanta insieme e per questo voglio ringraziare il presidente Moratti, gli allenatori, tutti i compagni, tutte le persone del club che ho conosciuto e con le quali ho lavorato. Se sono stato bene a Milano il merito è loro.

Il calcio mi ha dato tanto, ma soprattutto mi ha regalato la possibilità di conoscere persone meravigliose, amici che resteranno per sempre, e in questo gruppo il presidente Moratti e chi ho conosciuto qui, nell'ambiente nerazzurro, avranno un posto speciale. Come tutti voi, cari tifosi.

Non avere mai avuto un problema con un solo mio compagno di squadra è il trofeo più bello della mia carriera.

A tutti gli interisti, un abbraccio sincero e la convinzione che l'Inter continuerà a lavorare per vincere sempre di più.

Con affetto,

Luis Figo

Ufficio Stampa inter.it

Che tristezza...

Danilo Nucini, ex-arbitro, deposizione di ieri
al processo su Calciopoli

''Se sbagliavi a favore della Juve arbitravi in serie A, se sbagliavi contro la Juve arbitravi in B''.

''I problemi si evidenziarono soprattutto in occasione di una partita Juve-Bologna quando, a 9 minuti dalla fine, assegnai un calcio di rigore alla squadra emiliana che Cruz tiro' fuori. Bergamo mi disse che se il rigore di Cruz fosse entrato avrei finito la carriera. Al raduno di Coverciano fui rimproverato dai designatori, Pairetto e Bergamo, ed ebbi una sospensione di 40 giorni e il campionato successivo arbitrai solo in B".

"Un'altra contestazione mi fu mossa da Pairetto per non aver ammonito l'interista Di Biagio durante un Inter-Udinese finito 2-1. La stagione successiva, in serie B, dopo un Napoli-Ancona 1-2, negli spogliatoi ho incontrato Luciano Moggi che mi ha detto 'complimenti, ci vediamo presto'. Decisi di preparare una sorta di diario in cui annotavo i giudizi positivi espressi dai designatori in partite in cui registravo errori a favore della Juve o a svantaggio delle avversarie. Giudizi che, nei casi opposti (errori contro Juve o a favore di rivali), erano invece negativi. Chi ascoltava le sirene andava in alto''.
"Di questa situazione parlai con Giacinto Facchetti, di cui ero amico, e lui era incredulo, non pensava che succedessero queste cose. Su suo suggerimento, tentai di informarmi nell'ambiente arbitrale su chi fosse Mariano Fabiani, ex ds del Messina ritenuto molto legato a Moggi. Ci furono reazioni imbarazzate, poi l'arbitro De Santis mi ha detto che se si voleva fare la serie A si doveva passare attraverso Fabiani e Moggi"

"Ho incontrato Fabiani, che mi ha assicurato che avrei arbitrato di nuovo in A e mi ha messo in contatto prima telefonicamente con Moggi (''staitranquillo, ascolta quello che dice Fabiani e ci pensiamo noi'') e poi di persona, organizzando un incontro in un albergo di Torino. Moggi in quella circostanza ha rassicurato che 'Nucini deve essere trattato bene, valorizzato e mandato in serie A'.  In quella occasione, ho sentito Moggi che chiamava Bergamo e chiedeva al designatore di non mandare Dondarini ad arbitrare la partita della Juve. Fabiani mi ha consegnato una scheda telefonica raccomandandomi di utilizzare tale scheda per parlare solo con lui e di non fare telefonate a persone diverse. Ho informato Facchetti dell'incontro, gli ho detto della scheda sim di cui mi sono poi disfatto".

INTERISTA FAI ATTENZIONE

Il prato da tagliare (senza Jardinero)

primapagina_largeL'annuncio ha zittito tutti. I Laudisa, i De Paola, i Sanvito e tutti i mediaservi di Ettorino (cit.), "er Penombra" (cit.), Rognoni. Complimenti a Guadagno, giornalista del CorSport, che domenica aveva anticipato la notizia, anche se aveva puntato l'accento su elementi secondari, forse fuorviato dal suo cognome.
L'annuncio alle 23:00 è un qualcosa di tempisticamente perfetto. Tutte le prime pagine sono state predisposte, tutti gli editoriali scritti, gli articoli inseriti. Sull'affaire Mourinho, poi, gli espertoni di calciomercato italiano (e spagnolo) avevano scritto di tutto. Molti davano Mou partente destinazione Madrid senza nemmeno un agente immobiliare che avesse sparso la notizia dello stop del pagamento del canone di locazione nella villa di Como, o dei vicini che avessero visto il prato tagliato per poterla vendere con maggiore facilità (abbiamo letto anche questa). Insomma, parole al vento. Come quelle di As che aveva riportato addirittura le condizioni fissate da Mourinho in un articolo che sembrava scritto con l'ausilio di Wikipedia.  
L'annuncio in tarda serata scombussola i piani delle redazioni chiuse e gran parte degli articoli sono stati cestinati. Tocca riscrivere la storiella, sulla base del solo comunicato dell'Inter. Immaginiamo le facce di Verdelli e Laudisa, ai quali non rimane che sperare nel caso-Ibra per continuare il filone dell'alta tensione. Del Milan, in prima pagina, nemmeno una riga, tranne la pubblicità ai propri dvd su Maldini. Ancelotti? Leonardo? Do you Know Leonardo, Verdelli? Quello spintonato da capitan Maldini al termine di Milan-Roma?
I mediaservi di Cologno Monzese, non potendo più mettere in discussione la permanenza del tecnico avversario, la buttano sui soldi. La battaglia del grano, viene definita. Piccolo esempio di prostituçao: domenica pomeriggio, Carlo Ancelotti era in collegamento con Mediaset Premium e Bargiggia ha rinfacciato all'allenatore di Reggiolo il suo abboccamento dello scorso anno con Chelsea per spuntare un ingaggio più elevato. Secca la replica di Ancelotti che ha capito di essere stato scaricato anche dai media familiari. Se Bargiggia era a conoscenza della battaglia del grano in essere a Milanello, perché non l'ha riferito prima? Due possibili risposte: certe notizie non potevano essere date, non si poteva certo parlar male, all'epoca, di Carletto e del Milan ricattato, oppure si tratta di una invenzione di Bargiggia per screditare l'ormai traballante tecnico agli occhi del pubblico rossonero.
Perché allora si è passati dalla grana Mou al grano di Mou, con tanto di sondaggio? Perché il nano malato non spende più, c'è grossa crisi, diceva Quelo, allora Massimo "mani bucate" Moratti non può farlo. Dimenticandosi di 20 anni di gestione Berlusconi fatti di rosso (in bilancio) e nero (fuori bilancio). Ammesso che l'abbia fatto, tra l'altro. Sì, perché Mou è così avido che avrebbe messo su un teatrino del genere per un milione e mezzo all'anno. Il concetto di utilità marginale è sconosciuto. Non per avere più peso decisionale, non per farsi acquistare un difensore centrale in grado di sostituire all'occorrenza gli "infortunabili" Chivu e Samuel o il centometrista Cordoba. E nemmeno per evitare il rinnovo di Cruz. Mou vuole vincere e nel post partita col Siena ha spiegato esattamente le linee da seguire: "Quando si vince è molto difficile cambiare. E' molto difficile perché il cuore lavora, l'emozione lavora, il ricordo dei grandi momenti diventa importante. Bisogna essere un po' freddi o nascondere un po' l'emozione per decidere di cambiare 2,3,4,5 giocatori di una squadra che ha vinto. Noi abbiamo bisogno di essere un po' razionali".
Appurata la permanenza di Mourinho, Laudisa, parlaci un po' di kakà, del rinnovo di Favalli, se Seedorf rimarrà a farsi fischiare anche il prossimo anno o dell'eventuale riscatto di Senderos. Nessuno di questi ha tagliato il prato di recente?

bausciacafe.splinder.com

Mourinho vincente Inter vincente

L'Inter e Mourinho insieme fino al 2012

Lunedì, 25 Maggio 2009 23:02:11
[FOTO Lunedì, 25 Maggio 2009 23:02:11]

MILANO - Rispondendo alla volontà dell'allenatore di proseguire nel progetto avviato insieme un anno fa, volontà accolta con piacere dalla società come segnale di attaccamento e spirito sempre vincente, F.C. Internazionale rende noto il prolungamento del contratto di José Mourinho fino al 30 giugno 2012.

F.C. Internazionale

MALDINI

POVERACCI

Noi ci divideremmo su questioni molto più complesse. Ronaldo: il più grande, oppure un infamone? Vieri: un signor centravanti da 123 gol, oppure un coglione? Recoba: un genio del pallone, oppure il più grosso pirla mai arrivato a Milano? Un test sarebbe interessante: calarli a sorpresa in un Meazza strapieno e sentire la reazione degli spalti. Ma questi sono casi estremi e complicati. A uno che avesse fatto 901 partite con la nostra maglia, avendo indossato solo quella in tutta la carriera, noi riserveremmo un trattamento un po' diverso. Poi, per carità, ognuno per la sua strada (penso alla Zio). Ma al momento del congedo, nel Giorno del Ringraziamento, tutti in piedi e groppo in gola.

Oggi a San Siro, sponda Fininvest, è invece andato in scena uno spettacolo davvero triste. Anche perchè i contestatori non erano nè pochi nè isolati, se li devo giudicare dalla lunghezza degli striscioni. Gioca l'ultima partita uno che ha vestito 901 volte la tua maglia, e tu lo mandi affanculo (mezzo striscione benevolo e poi la mazzata nella riga sotto: che stronzi)? Maldini ha pagato oggi pomeriggio la sua colpa, quella di non essersi mai mischiato con gli ultrà, quella di essersi dissociato dal gioco dei ricattucci. Quella, un annetto fa, di avere detto cose che ipocritamente non dice mai nessuno: e cioè che dietro le contestazioni di una curva c'è spesso roba che con il calcio giocato non c'entra una fava, e cioè - cito Maldini - questioni economiche e di potere.

Della serie: come li abbiamo ridotti. I gobbi cacciano l'allenatore a due giornate dalla fine, e i cacciaviti vivono in piena schizofrenia: quando vincono si fanno le seghe e quando perdono si scoprono al circo Medrano, quando le cose vanno bene sono tutti bravibellibuoni e quando le cose vanno male si cancellano anche 901 partite insieme, 24 anni e 5 mesi, un'eternità. Un'eternità, tra l'altro, mica a perdere: di riffa o di raffa, e con grande scuorno nostro, la storia del Milan berlusconiano e maldiniano è fatto di 27 trofei. Quest'uomo lascia il calcio e tu lo mandi a cagare mentre fa il giro di campo. Begli amici.

Peraltro, dove sta la sorpresa? Il delitto di Lesa Curva, purtroppo, è sempre vigente. Le 901 partite in rossonero di Maldini non sono valse come attenuante. Chi tocca la curva muore, e non si fanno sconti. Lo sappiamo anche noi: lo striscione "Juve-Lecce a porte aperte" esposto in curva Nord quattro giorni dopo l'epocale caso-Balotelli aveva già spiegato tutto - ce ne fosse stato bisogno - qualche settimana fa. C'è un concetto, un codice, uno status di curva che è assolutamente trasversale e che regge tutto l'ambaradan. C'è un'autoreferenzialità delle curve che costituisce, più che la loro ragion d'essere, l'unica vera garanzia di esistenza in vita. E così ce le dobbiamo tenere. E così dobbiamo star lì a guardare il processo pubblico di una curva al proprio capitano, nel giorno dell'addio a uno stadio in cui avrà giocato più o meno 450 volte,. Un giocatore esemplare per correttezza, comportamento (anche fuori dallo stadio), vita d'atleta (non fosse stato per le ginocchia, questo avrebbe giocato fino a 45 anni).

Nella mia ingenuità considero che fare la voce grossa sia un segno di debolezza, oltre che di arroganza. Però questi qui - questo genere di curvaioli, quale che sia la loro bandiera - non mollano. Saranno anche deboli, ma duri a morire, durissimi.

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Materazzi: "Mourinho, il numero 1"

Lunedì, 11 Maggio 2009 20:40:31
[FOTO Lunedì, 11 Maggio 2009 20:40:31]

MILANO - "Sto bene all'Inter e Mourinho è il numero uno". Quest'anno ha giocato meno rispetto a quando in panchina c'era Roberto Mancini, eppure a Marco Materazzi la prolungata panchina non ha fatto venire meno la voglia di Inter. Era considerato uno dei possibili giocatori nella lista dei partenti, e invece forse non si muoverà da Milano. "Mourinho è il n.1 con lui mi trovo bene - ha detto oggi  l'azzurro campione del mondo partecipando a Milano alla presentazione del libro 'Un carcere nel pallone', di Francesco Ciniti, Laruffa Editore - Dirlo prima magari può sembrare un atto dovuto, invece lo dico alla fine dopo che l'ho conosciuto. Ho aspettato un anno per parlare".
Cosa ha il tecnico portoghese di diverso dagli altri? "Ha tutte le qualità giuste - ha risposto Materazzi -. Se uno come me che gioca poco dice questo di un allenatore, vuol dire che è una persona vera. E io sono contento di questo. Con Mourinho c'é un rapporto che va al di là del rapporto sportivo. Entrambi siamo corretti e coerenti, ognuno sa qual è il proprio ruolo, così fa piacere". Qualcuno lo ha stuzzicato chiedendogli se non si senta deluso questa stagione. "Protagonisti - la sua risposta - lo si è quando si è partecipi della vittoria. Io ho vinto con la Juve e mi rimane quella sensazione. Quando sono stato chiamato in causa ho fatto mio dovere". Dunque nessun desiderio di rivincita personale: "Sono otto anni che sono all'Inter e vorrei vincere per la squadra, non per me. Due anni fa ho fatto due gol, l'anno scorso ne ho sbagliato uno". Ieri in caso di scudetto l'Inter avrebbe festeggiato in campo senza Ibrahimovic e questo per Materazzi sarebbe sembrata ingiusto. Da qui la sua proposta: "Bisogna rifare il regolamento per quanto riguarda gli squalificati. In Europa lo squalificato può andare in campo, in Italia invece sembra che sei un criminale quando subisci una giornata. Comunque è stato meglio così, per lo scudetto abbiamo aspettato Ibra...".
Ora ci sarà da parlare con Massimo Moratti per il suo futuro nerazzurro: "Ho sempre parlato con il presidente, siamo due persone normali che hanno un rapporto che va al di là del rapporto sportivo". Una cosa comunque Materazzi ce l'ha ben chiara: "Mi interessa poco giocare bene. Sarò anti-calcio, ma a me piace solo vincere ed è quello che voglio". (ANSA).

Ufficio Stampa

http://www.inter.it/aas/news/reader?N=44612&L=it

5 anni per Giraudo

Le richieste del pm 5 anni per Giraudo

I pm di Napoli hanno chiesto 11 condanne: la più pesante per l'ex ad della Juventus. Due anni per gli arbitri Lanese, Cassarà, Dondarini e Gabriele

NAPOLI -La Procura di Napoli chiede le prime undici condanne per gli imputati dello scandalo Calciopoli. Si va da un massimo di 5 anni, per l'ex amministratore delegato della Juventus Antonio Giraudo, a un minimo di un anno di reclusione.
I pm Giuseppe Narducci e Filippo Beatrice hanno concluso la requisitoria nel processo che si sta celebrando con rito abbreviato davanti al giudice Edoardo De Gregorio. Oltre a Giraudo, hanno scelto il rito abbreviato Tullio Lanese, per il quale la richiesta è di 2 anni di reclusione come per Stefano Cassarà, Paolo Dondarini e Marco Gabriele. Tre anni e sei mesi la pena sollecitata per Tiziano Pieri, 3 per Duccio Baglioni. Un anno e quattro mesi la richiesta per Gianluca Rocchi e Domenico Messina. Un anno per Giuseppe Foschetti e Alessandro Griselli

continua ...

HERNAN CRESPO

Un vero preofessionista, una persona seria, degno dell'Inter

nella sua carriera un unica pecca ... ma nessuno è perfetto

GRAZIE ARMA LETALE per sempre con noi

MEGLIO COSI'

(MEZZU TITULO)

Prima di domenica facevo questa considerazione: abbiamo sette punti di vantaggio e un calendario ridicolo rispetto a quello del Milan, quindi stiamo sereni. Ma poi con il Chievo non abbiamo vinto (come peraltro quattro volte nelle ultime cinque partite). E se il Milan avesse battuto la Juve? Se ci avesse preso quindi nove punti in cinque partite? Mah, oggettivamente non sarebbe cambiato più di tanto. Soggettivamente temo di sì. Mi/ci sarebbero girati i coglioni, e sono sicuro (questi siamo, parlo di Dna) che avremmo trascorso una settimana problematica. Non voglio poi pensare all'eventualità di una vittoria del Milan a Udine sabato sera. E alla conseguente necessità di conciliare i nostri mollissimi finali di campionato con la rimonta di quei culattoni. E al fresco ricordo di un'Inter-Siena, che ci avrebbero propinato in mille salse. No, non ci voglio pensare.

Sto già pensando, infatti, all'eventualità della sesta vittoria consecutiva dell'Udinese.

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(non c'è un cazzo da fare: è gente brutta)

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AFFARI GOBBI

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DICHIARAZIONI UFFICIALI

"Ogni fine settimana, in Italia si giocano 16 mila partite, è giusto educare la gente e mandare i segnali giusti. I cori razzisti a Balotelli sono gravissimi, l'Uefa e la Fifa ci raccomandano sempre di eliminarli; l'arbitro ha il dovere di riportare sul proprio referto quello che sente. L'arbitro non ha il potere di sospendere la partita, ma di riportare sul proprio referto quello che accade intorno".
Marcello Nicchi, numero 1 dell'Aia

"A nome della Juventus e della grandissima maggioranza dei suoi tifosi, esprimo una ferma condanna per i cori razzisti contro il giocatore dell'Inter Mario Balotelli. Non ci sono alibi o giustificazioni a simili atteggiamenti: il tifo calcistico può essere acceso, ma episodi come questi sono inaccettabili. Tutti insieme dobbiamo cercare di alimentare una cultura sportiva che metta al centro il rispetto dell'avversario e la lotta al razzismo".
Giovanni Cobolli Gigli, presidente della Juventus

"Balotelli? Mourinho l’avrebbe dovuto tenere fuori squadra per sei mesi, due mesi non gli sono serviti a nulla. Ne approfitto per ricordare che da tre anni non ho rapporti sessuali completi e la mia fidanzata è d'accordo, ma non abbiamo rinunciato a carezze, preliminari e petting".
Nicola Legrottaglie, stopper evangelico

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TERREMOTO ABRUZZO sms 48580

48580

Gli operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia, d'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, hanno attivato la numerazione solidale 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'Abruzzo gravemente colpita dal terremoto. Ogni Sms inviato contribuirà con 1 euro, che sarà interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile per il soccorso e l'assistenza. Il sistema sarà operativo dalle ore 23 di stasera. Dalle ore 9 di domani, sarà possibile donare 2 euro attraverso chiamata da rete fissa di Telecom Italia, utilizzando lo stesso numero: 48580. Il Dipartimento della Protezione Civile fornirà tutte le indicazioni sull'utilizzo dei fondi raccolti.

www.abruzzo24ore.tv

GRAZIE CUCHU

L'Inter e Cambiasso insieme fino al 2014

Lunedì, 23 Marzo 2009 13:04:35 - www.inter.it

 MILANO - F.C. Internazionale ed Esteban Cambiasso comunicano che, con reciproca soddisfazione, nei giorni scorsi è stato raggiunto e già depositato l'accordo per il prolungamento del contratto che legherà il calciatore alla società fino al 30 giugno 2014.

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Mourinho: "Presente e futuro dell'Inter"

Lunedì, 23 Marzo 2009 12:27:12
[FOTO Lunedì, 23 Marzo 2009 12:27:12]

LISBONA - In attesa di ricevere oggi pomeriggio il dottorato Honoris Causa all'Università Statale di Lisbona, José Mourinho, partito stamane da Milano, ha risposto ad alcune domande dei giornalisti italiani inviati in Portogallo al suo seguito per raccontare una giornata davvero speciale. Il tecnico, sottolineando ancora una volta il piacere e l'onore di tornare sui 'banchi di scuola' frequentati da studente ("per la prima laurea ho faticato molto, per questa non ho fatto nulla"), ha ribadito che, per quanto riguarda il campionato, non pensa ai punti di vantaggio che l'Inter ha in classifica sulla Juventus. "Preferisco - ha ribadito - pensare ai punti che ci separano dalla matematica conquista del titolo. Consideriamo molto importanti i sei conquistati nelle ultime due gare interne consecutive, contro Fiorentina e Reggina, perché sono stati ottenuti dopo una eliminazione dalla Champions League, un fatto che può sempre condizionare un po' l'autostima di una squadra, che invece è rimasta alta. Infatti queste due ultime vittorie ci permettono di guardare il futuro potendendolo gestire e senza mai dipendere dai risultati altrui".

Mourinho ha poi ribadito, come già anticipato sabato in conferenza stampa, di aver già incontrato e parlato con il presidente Massimo Moratti: "Per esempio, abbiamo parlato venerdì ad Appiano, quando ci siamo trovati per la celebrazione delle presenze di Javier Zanetti, ma avevamo parlato anche in precedenza. Non ho mai fatto una lista di nomi, come invece hanno interpretato i giornali, bensì ho presentato un progetto, una filosofia. E non ho dovuto convincere nessuno, a Moratti ho espresso un pensiero condiviso". E, a riguardo della costruzione del domani nerazzurro, più avanti ha aggiunto: "Non cerchiamo rinforzi per giocare il 4-3-3. La nostra forza è avere giocatori con i quali poter organizzare moduli diversi. E sarà così anche in futuro. Per esempio, ieri contro la Reggina, abbiamo giocato con due pivot davanti alla difesa e questo ci ha permesso di affrontare l'avversario in un certo modo. Ciò è stato possibile grazie al lavoro svolto in settimana durante gli allenamenti, un lavoro che è più difficile da realizzare quando si gioca ogni tre giorni. Avete visto come ha giocato ieri Balotelli? Ha giocato per la squadra e, continuando a lavorare come sta facendo in quest'ultimo periodo, in futuro potrà farlo anche da esterno in un 4-4-2". E questi due esempi servono per dimostrare che l'idea è sempre quella di un'Inter con calciatori in grado di saper interpretare, al meglio, più ruoli e più spartiti.

Mourinho è apparso ai giornalisti molto tranquillo anche per quanto riguarda il futuro di Zlatan Ibrahimovic: "Il suo malessere è più esterno che interno al nostro gruppo, infatti per me è un benessere. Come tutti noi è rimasto molto deluso dall'eliminazione in Champions, però ha poi risposto sul campo trasformando la frustrazione in prestazioni importanti. Non ho preoccupazioni. La classifica dei cannonieri è uno stimolo in più per lui e chissà che non gli possa servire per vincere il pallone d'argentino, visto che quello d'oro se lo aggiudicheranno Cristiano Ronaldo o Messi se continueranno a fare bene in Champions". All'allenatore nerazzurro è stato chiesto se non gli mai successo di riuscire a convincere un calciatore che, inizialmente, aveva invece pensato di cambiare squadra. "Sì, mi è già successo - ha risposto -. È successo con Deco. Che voleva lasciare il Porto dopo la vittoria della Coppa Uefa. Invece è rimasto e, nella stagione successiva, abbiamo vinto la Champions League. Così lui ha poi lasciato il Porto con un curriculum ancora più importante".

Tornando sulla imminente cerimonia per il dottorato Honoris Causa, il tecnico portoghese ha concluso: "È per me motivo di grande orgoglio. Torno dove mi sono laureato studiando molto. È una giornata speciale perché vogliono premiare il mio lavoro e questo dirò ai ragazzi che, come il sottoscritto qualche anno fa, stanno studiando. A loro dirò: dovete partire da qui facendo bene, impegnandovi molto, per costruire il futuro che più desiderate".

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