INTER - juve

 

QUESTI SIAMO …

 

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Speravo ovviamente che la partita con la Juve finisse in un altro modo e, finendo in un altro modo, servisse a qualcos'altro, e cioè a darci una mossa, quella decisiva. E' stata invece una specie di partita-riassunto di quello che è stata l'Inter finora, una partita highlights del meglio e del peggio dell'Inter stagione 2011-2012.

Nel primo tempo si è visto il potenziale della squadra, tuttora sostanzialmente in grado di giocarsela con chiunque, e in alcuni momenti davvero alla grande. Poi si è visto quanto la sfiga - il meraviglioso colpo di testa di Pazzini -, al netto dei nostri casini, finora abbia avuto un ruolo piuttosto determinante. Ma il primo tempo ci ha anche ricordato che in difesa facciamo cagare, abbiamo continue amnesie, singole o di reparto o di zona (con la Juve la sinistra, da Zarate a Obi fino a Nagatomo e Chivu, era una fascia - diciamo così - invitante), e in questo modo non andremo da nessuna parte. Ti si infortunano il portiere e due centrali? Vedi sopra, alla voce sfiga (ma Castellazzi ha fatto fin troppo). Il secondo tempo, poi, ci ha dato l'ennesima dimostrazione che l'Inter attuale non ha i 90 minuti, ma nemmeno gli 80, i 70 o i 60. E' una squadra che non solo corre meno degli altri, ma finisce la benzina regolarmente, e un primo tempo dispendioso ci condanna a un secondo tempo di ordinaria amministrazione. Questa è la situazione più malinconica. Sembriamo una provinciale, di quelle che con certe Inter (soprattutto quelle mourignane) ci aggredivano all'arma bianca finchè ne avevano, poi puff!, sparivano e noi finivamo le partite maramaldeggiando. Con l'aggravante di non essere una provinciale e di sentirsi altro, com'è giusto che sia: e così ne esce sempre la sensazione che si attenda la manna dal cielo e che i coglioni - peraltro non è il caso di ieri sera - non si sguainino mai.

"Questi siamo", continuiamo a dirci simulando una serena rassegnazione e sperando - come speravamo con la Juve, per esempio - che prima o poi un principe azzurro limoni con noi e l'incantesimo svanisca. La cruda realtà è che se n'è andato il primo quarto di campionato e, accidenti, questi siamo. Voglio dire: quando i numeri crescono la statistica trova un suo fondamento, e la statistica oggi comincia a farsi molto inquietante. Questi siamo. Lo sa anche Ranieri, che per cambiare qualcosa in attacco mette un bambino e non Milito, di cui deve avere una fiducia pari a zero; che per difendere meglio una fascia mette un bambino e non toglie quelli dietro, perché non ne ha altri da mettere; che per cambiare qualcosa a centrocampo mette quello di 33 anni e toglie quello di 20, perché ci sono due argentini inamovibili (in tutti i sensi).

E speriamo lo sappia anche la società: spremi la fantasmagorica campagna acquisti (Forlan, Zarate, Alvarez, Jonathan, Castaignos, Poli) e non ne esce una goccia. Non è una bella situazione.

 

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juve, nuovo stadio a rischio crollo: indagine in corso …

 

"Pericolo di crollo colposo"

È questa la principale ipotesi di reato, per ora solo teorica, formulata dalla Procura di Torino nell'inchiesta, sfociata oggi in alcune perquisizioni, sul nuovo stadio del club bianconero, parte lesa. Gli indagati sono tre. Il procedimento riguarda la fornitura di acciaio non conforme alle norme. Dove si giocherà sabato juve-Genoa? … http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Juventus/20-10-2011/stadio-juve-ipotesi-reato-803373039082.shtml

6tneA questo punto è tutto da vedere se lasceranno che la juve continui a giocare le partite in casa in uno stadio non sicuro, chissà chi si prenderà la responsabilità di un possibile “RISCHIO CROLLO”.
L’INTER giocherà contro la juve il 29 ottobre ma a Milano. Almeno saremo sicuri di giocare in uno stadio all’altezza della situazione e naturalmente si prevede il tutto esaurito, per una partita che varrà molto di più di quella degli ultimi anni, in cui la nostra superiorità era evidente e ci potevamo anche permettere di non riuscire a vincere la partita. Oggi è molto diverso, siamo tenuti a dimostrare di essere all’altezza della situazione. In mezzo ci sono altre due pertite contro Chievo e Atalanta poi sarà INTER – Juventus ,a farci capire come stanno le cose.

Se vuoi assistere alla partita  puoi trovare i biglietti su ticketBis

Opinione VIDEOTIFOSO

L’Inter Di Champions


Lille-Inter 0-1 : L’Inter Di Champions Sa Vincere E Soffrire

I limiti di gioco e di tenuta atletica non sono scomparsi, ma aver espugnato il campo del Lille che aveva perso 1 sola volta in 10 mesi in casa e aver agganciato il primo posto in classifica, con un piede e mezzo agli ottavi, supera qualsivoglia discorso tecnico e tattico.

Sotto gli occhi dell’ex Vieira, Ranieri se la gioca con l’artiglieria pesante Sneijder-Pazzini-Zarate e per un tempo è ricompensato dalla velocità dei 3 che permettono alla difesa di alleggerire la pressione e non soffrire Hazard e compagni.

Motta e Chivu guidano i rispettivi reparti, Julio Cesar chiude ogni varco  e stavolta, nonostante il drammatico calo della ripresa, arrivano i 3 punti. Ossigeno puro per morale e classifica, per una volta dovrà essere l’Europa a farci trovare il giusto abbrivio per la serie A.

PRIMO TEMPO.

Il dubbio su chi giostra da pivot davanti alla difesa è presto fugato: come con Leonardo è Thiago Motta a comandare le operazioni, mentre Cambiasso (attentissimo a raddoppiare su Hazard) e Zanetti sono gli interni. In difesa comanda Chivu, Lucio prende spesso il tempo ora a Cole ora a Sow e Maicon sale più di Nagatomo, costretto sulla difensiva dal duo Balmont-Debuchy. La novità più interessante è la posizione di Zarate: l’argentino in fase di non possesso è sulla stessa linea di Sneijder, mentre lo stesso Pazzini partecipa più attivamente in copertura (prezioso nei calci piazzati dove svetta su compagni e avversari).

Il Lille non è arrembante e sbilanciato come Rudi Garcia aveva annunciato: Sow è lasciato spesso isolato là davanti, Cole e Hazard sulla trequarti provano a innescarlo ma spesso sbagliano l’ultimo passaggio. I francesi spingono di più, senza però perdere equilibrio, probabilmente per non subire il contropiede del nuovo tridente dei campioni del mondo.

Primi 15 minuti di studio, Inter cortissima, forse troppo schiacciata in difesa, Julio però è inoperoso. Le prime occasioni sono per Pazzini, anticipato dal marcatore al momento del tiro, e per Zanetti che liberissimo non azzecca il cross per l’ex sampodoriano.

Al 21′ improvvisamente il vantaggio: accelerazione di Sneijder in un fazzoletto, passaggio in profondità per Zarate che dalla sinistra rimette al centro per il tiro al volo del Pazzo. 1 a 0 sorprendente, ma sicuramente nelle potenzialità dei 3, rapidissimi a ripartire quando Motta gioca a uno due tocchi.

La reazione dei transalpini non si fa attendere: Hazard fino a quel momento nullo sale in cattedra, impegna Julione da fuori e poi un con un insidioso tiro cross. E Joe Cole? L’ex Chelsea si libera dei nostri sulla trequarti, si accentra e quando ha davanti a sè lo specchio calcia alle stelle. Brivido, ora soffriamo.

Nel finale usciamo bene noi: nuovo scambio Wesley-Maurito, dribbling e tiro, deviato al’ultimo istante in corner. Poi ancora l’argentino è fermato ingiustamente per fuorigioco e prima del duplice fischio di Webb missile di Maicon che sfiora l’incrocio.

SECONDO TEMPO

L’Inter di troppe riprese ha vanificato quanto di buono fatto nei primi tempi. Neppure a Lille il copione cambia ed è il centrocampo a calare verticalmente. Moussa Sow imperversa: inizia il duello a distanza con Julio che lo ferma in 3 occasioni nei primi 10 minuti.

Ad alleggerire la pressione ci pensa Zarate: prima fa ammattire Pedretti (quanti falli da dietro meritavano più severità?), poi si beve uno,due, tre avversari e mette in mezzo ma non trova alcun compagno.

Dietro c’è più di una incertezza: Chivu causa un contropiede e recupera disperatamente, Lucio mura Balmont in posizione favorevole.

Garcia capisce che siamo alle corde e inserisce Payet, osservato speciale da Branca nel recente passato. Ranieri risponde con un doppio cambio all’apparenza incomprensibile: dentro Obi e Stankovic, fuori l’ex laziale e Sneijder 8stanchi sì, non i più esausti) , 4411 provato alla vigilia con il nigeriano e il capitano sugli esterni per rispondere al 4231 del Lille.

E’ un assedio: al 65′ provvidenziale Julione su conclusione a giro del neo entrato, blitz Inter con Deki:gli  capita la palla dello 0 a 2 su assist di  Maicon, la spreca malamente. Ed allora tocca ancora affidarci all’Acchiappasogni: nuova uscita spericolata e puntuale sul centravanti bramato da Preziosi per il 2012, intercetta il colpo di testa di Debucky su cross del veloce Obraniak.

Ultime sostituzione per Garcia e Ranieri: Gueye per Balmont, Milito per Pazzini.

A  molti torna in mente Valencia, solo che questi francesi sono di una dimensione decisamente inferiore.

Il fischio finale libera ansie e timori, francamente eccessivi per l’Inter del passato, ma ora è tutta un’altra storia.

http://www.fabbricainter.com/2011/10/18/lille-inter-0-1-linter-di-champions-sa-vincere-e-soffrire/

VIDEOTIFOSI CHE si sfogano dopo INTER-napoli

THE ROCCHI HORROR PICTURE SHOW

INTER-NAPOLI 0-3
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inter,napoli,serie a,rocchi,arbitri

Come noto, il mio settaggio sulle questioni arbitrali è da tempo posizionato su modalità zen, con soglia del dolore alta e soglia di fair play altissima, quasi sconsiderata. Mentre il popolo chiedeva la testa di Rocchi per la cacciata di Sneijder, io affermavo che era cosa saggia non applaudire un arbitro isterico. E mentre Cut The Wind ce ne combinava di ogni con la Samp, io applaudivo al suo fischio con ammonizione a Eto'o per simulazione in area, che continuo a considerare una prodezza nel suo genere (l'ambiente era una bolgia), una specie di gol in rovesciata se rapportata a un calciatore.

inter,napoli,serie a,rocchi,arbitriPer questo, da democristianone dell'arbitraggio, da ciellino della giacchetta variopinta, da gandhiano del regolamento applicato, mi sento di dire che la partita l'ha decisa - l'ha stravolta - Rocchi, con quella ridicola prima ammonizione a Obi e per il triplice errore nell'azione del rigore (rigore che non c'era, espulsione che non c'era, ribattuta sul rigore irregolare). La partita è finita lì, nel senso che il danno era fatto e, considerando l'espulsione e considerando che non giocavamo contro il Mezzocorona, era praticamente irreparabile. Dopo, dopo quella sequela di episodi uno più irregolare dell'altro, la partita l'ha vinta il Napoli, che ha giocato con giudizio e cinismo contro una squadra con un uomo in meno, cosa che a non tutti riesce. L'errore di Yuto nel secondo gol e quello generale del terzo gol hanno puramente un valore statistico: la partita era finita prima, punto. E tra l'altro era anche una buona partita, la nostra. Molto buona considerando le assenze e certe presenze.

Non sono preoccupato, infatti. E' uno 0-3 virtuale dal punto di vista della verità dei fatti. L'Inter è una buona squadra, e con Sneijder lo sarà ancora di più. E guardo con ottimismo al futuro, perché credo che su Alvarez sia calata la pietra tombale: un giocatore inadeguato, come Rocchi. Giochi chiunque in quella casella, avremo un uomo in più. A corricchiare per il campo e fare passaggi elementari, tutti all'indietro, sono buono anch'io, anche con la spina calcaneare e le maniglie dell'amore.

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