L’Inter Di Champions


Lille-Inter 0-1 : L’Inter Di Champions Sa Vincere E Soffrire

I limiti di gioco e di tenuta atletica non sono scomparsi, ma aver espugnato il campo del Lille che aveva perso 1 sola volta in 10 mesi in casa e aver agganciato il primo posto in classifica, con un piede e mezzo agli ottavi, supera qualsivoglia discorso tecnico e tattico.

Sotto gli occhi dell’ex Vieira, Ranieri se la gioca con l’artiglieria pesante Sneijder-Pazzini-Zarate e per un tempo è ricompensato dalla velocità dei 3 che permettono alla difesa di alleggerire la pressione e non soffrire Hazard e compagni.

Motta e Chivu guidano i rispettivi reparti, Julio Cesar chiude ogni varco  e stavolta, nonostante il drammatico calo della ripresa, arrivano i 3 punti. Ossigeno puro per morale e classifica, per una volta dovrà essere l’Europa a farci trovare il giusto abbrivio per la serie A.

PRIMO TEMPO.

Il dubbio su chi giostra da pivot davanti alla difesa è presto fugato: come con Leonardo è Thiago Motta a comandare le operazioni, mentre Cambiasso (attentissimo a raddoppiare su Hazard) e Zanetti sono gli interni. In difesa comanda Chivu, Lucio prende spesso il tempo ora a Cole ora a Sow e Maicon sale più di Nagatomo, costretto sulla difensiva dal duo Balmont-Debuchy. La novità più interessante è la posizione di Zarate: l’argentino in fase di non possesso è sulla stessa linea di Sneijder, mentre lo stesso Pazzini partecipa più attivamente in copertura (prezioso nei calci piazzati dove svetta su compagni e avversari).

Il Lille non è arrembante e sbilanciato come Rudi Garcia aveva annunciato: Sow è lasciato spesso isolato là davanti, Cole e Hazard sulla trequarti provano a innescarlo ma spesso sbagliano l’ultimo passaggio. I francesi spingono di più, senza però perdere equilibrio, probabilmente per non subire il contropiede del nuovo tridente dei campioni del mondo.

Primi 15 minuti di studio, Inter cortissima, forse troppo schiacciata in difesa, Julio però è inoperoso. Le prime occasioni sono per Pazzini, anticipato dal marcatore al momento del tiro, e per Zanetti che liberissimo non azzecca il cross per l’ex sampodoriano.

Al 21′ improvvisamente il vantaggio: accelerazione di Sneijder in un fazzoletto, passaggio in profondità per Zarate che dalla sinistra rimette al centro per il tiro al volo del Pazzo. 1 a 0 sorprendente, ma sicuramente nelle potenzialità dei 3, rapidissimi a ripartire quando Motta gioca a uno due tocchi.

La reazione dei transalpini non si fa attendere: Hazard fino a quel momento nullo sale in cattedra, impegna Julione da fuori e poi un con un insidioso tiro cross. E Joe Cole? L’ex Chelsea si libera dei nostri sulla trequarti, si accentra e quando ha davanti a sè lo specchio calcia alle stelle. Brivido, ora soffriamo.

Nel finale usciamo bene noi: nuovo scambio Wesley-Maurito, dribbling e tiro, deviato al’ultimo istante in corner. Poi ancora l’argentino è fermato ingiustamente per fuorigioco e prima del duplice fischio di Webb missile di Maicon che sfiora l’incrocio.

SECONDO TEMPO

L’Inter di troppe riprese ha vanificato quanto di buono fatto nei primi tempi. Neppure a Lille il copione cambia ed è il centrocampo a calare verticalmente. Moussa Sow imperversa: inizia il duello a distanza con Julio che lo ferma in 3 occasioni nei primi 10 minuti.

Ad alleggerire la pressione ci pensa Zarate: prima fa ammattire Pedretti (quanti falli da dietro meritavano più severità?), poi si beve uno,due, tre avversari e mette in mezzo ma non trova alcun compagno.

Dietro c’è più di una incertezza: Chivu causa un contropiede e recupera disperatamente, Lucio mura Balmont in posizione favorevole.

Garcia capisce che siamo alle corde e inserisce Payet, osservato speciale da Branca nel recente passato. Ranieri risponde con un doppio cambio all’apparenza incomprensibile: dentro Obi e Stankovic, fuori l’ex laziale e Sneijder 8stanchi sì, non i più esausti) , 4411 provato alla vigilia con il nigeriano e il capitano sugli esterni per rispondere al 4231 del Lille.

E’ un assedio: al 65′ provvidenziale Julione su conclusione a giro del neo entrato, blitz Inter con Deki:gli  capita la palla dello 0 a 2 su assist di  Maicon, la spreca malamente. Ed allora tocca ancora affidarci all’Acchiappasogni: nuova uscita spericolata e puntuale sul centravanti bramato da Preziosi per il 2012, intercetta il colpo di testa di Debucky su cross del veloce Obraniak.

Ultime sostituzione per Garcia e Ranieri: Gueye per Balmont, Milito per Pazzini.

A  molti torna in mente Valencia, solo che questi francesi sono di una dimensione decisamente inferiore.

Il fischio finale libera ansie e timori, francamente eccessivi per l’Inter del passato, ma ora è tutta un’altra storia.

http://www.fabbricainter.com/2011/10/18/lille-inter-0-1-linter-di-champions-sa-vincere-e-soffrire/

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