Largo a Stramaccioni

 

Inter che ancora una volta fa notizia, per l'ennesima volta.
Ma a fare notizia, non è tanto, o meglio non troppo la sconfitta con la Juventus, che per quanto deludente per i punti persi, perché da sempre sono i grandi e odiati rivali; diciamo la verità, in molti ce l'aspettavamo.
Del resto anche se si è appassionati, tifosi di questa squadra, ci sono stati parecchi indizi e si sa che portano a una soluzione.
Per cui era impensabile un risultato differente, contro una Juve in splendida forma, in corsa per due trofei.
La società nerazzura fa parlare di se, per una scelta pensata da tempo dalla dirigenza, soprattutto il presidente Moratti e sembrava convinto a fare ciò che ha a lungo pensato durante il match con l'Atalanta, quel “Vaffa” sugli spalti, lo sguardo teso e lo stadio abbandonato dopo un primo tempo deludente.
Parlando di indizi, soluzioni, Moratti ha deciso che la soluzione era, come del resto ha fatto spesso nella sua lunga carriera, cambiare allenatore.
Via Ranieri, a sua volta subentrato al collega Gasperini, arrivo di Stramaccioni.
Il neo tecnico, ha così l'occasione della vita, essendo stato fino ad ora importante, perfino importantissimo per la primavera interista, ed ora dopo aver alzato al cielo la Champions giovanile, arriva il salto che, valuteremo poi se si sarà trattato di salto nel buio oppure verso il paradiso.
L'unica cosa certa di tutta questa faccenda è l'insicurezza della dirigenza, di Moratti che non sa a chi affidarsi: prima “Attratto” da Gasperini, poi cacciato per Ranieri, che sembrò in grado di fare il miracolo; quelle sette vittorie consecutive fecero pensare, gridare alla rinascita, ma è stato un fuoco di paglia in un'annata come da tempo non toccava ai sostenitori nerazzurri.
Le domande da porsi, a cui troveremo col tempo le dovute risposte, sono:
Stramaccioni è la giusta soluzione?
Siamo sicuri si tratti della medicina in grado di guarire il team?
O è meglio ancor prima di concentrarsi sugli allenatori, pensare a un progetto valido per tornare forti, competitivi dalla prossima stagione, con giocatori d'alto livello, nuovi acquisti di valore?
C'è tanto, forse tutto per essere pessimisti, ma si sa, la speranza è l'ultima a morire.
Chi è nato nerazzuro, vivrà e morirà nel bene e nel male, coi medesimi colori, sostenendo, sperando di rivivere momenti felici.

 

Firmato :
Gianluca Valotti

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