L’ultima Mistificazione Di Calciopoli

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Una clamorosa mistificazione, una incredibile e sfacciata mistificazione compiuta grazie alla connivenza di giornalisti servi e interessati non alla verità ma alla verità che piace al loro target di lettori.

L’ultima intercettazione scovata dal collegio difensivo di Luciano Moggi e che sarà prodotta in aula oggi a Napoli durante la nuova udienza penale del processo di Calciopoli non ribalta proprio nulla, ma anzi testimonia come Carraro, Bergamo, Pairetto e tutti gli squallidi personaggi di questa organizzazione a delinquere fosse abituata a tramare non solo per favorire la Juventus e le squadre amiche (e danneggiare quelle che non si piegavano), ma anche per incidere sull’elezione di presidenti di Lega, Federazione e arbitri.

Molti hanno fatto fatica a comprendere, o non hanno voluto farlo, che il sistema di potere ordito da chi governava la Juve con il beneplacito degli Agnelli (che sapevano cosa facevano gli stallieri ma chiudevano più di un occhio per poter vincere senza spendere un solo euro) si attivava quando serviva e prevedeva compensazioni ai rivali quando non erano più in condizione di dare fastidio ai bianconeri.

E così ecco che negli anni di Simoni e Cuper furono combinate le più orrende malefatte contro di noi perchè eravamo nella condizione di arrivare loro davanti, mentre in annate disgraziate per i colori nerazzurri si poteva benissimo fischiare qualcosa a nostro favore per garantirsi il voto ed il sostegno di Moratti nella corsa a designatore o presidente di Lega.

Qui siamo nel 2004 e l’Inter è già a meno 15 punti quando il derby d’Italia va in onda a San Siro. Quel che ci interessa è contestualizzare quelle telefonate, capire perchè Carraro chiede a Bergamo (che poi farà pressioni a Rodomonti senza confessare il vero motivo di quel che gli sta per dire) di non sbagliare almeno stavolta  e come al solito a favore della Juve perchè c’è il rischio che vada in frantumi l’accordo tra le grandi sul doppio designatore e vengano vanificate le intese sotterranee per l’elezione del presidente di Lega.

Ora che conoscete meglio lo scenario in cui avvengono questi scambi di battute, potete leggere questi dialoghi in una ottica aderente alla realtà, senza che vengano interpretati come se nulla si conoscesse di quel che c’era dietro. E soprattutto chi.

Telefonata Carraro-Bergamo del 26 – 11- 2004 ore 18.23

Carraro: “Pronto?”.
Bergamo: “Sì dottore, buona sera, sono Bergamo. Mi dica…”.

Carraro: “Come sta?”.
Bergamo: “Bene, lei?”.

Carraro: “Bene. Chi c’è lì a …Juventus….”.
Bergamo: “Rodomonti. Inter-Juventus? Avevamo un sorteggio a cinque con cinque che potevano fare la partita: Collina, Bertini, Rodomonti, Farina e…il quinto era… comunque è stato sorteggiato Rodomonti”.

Carraro: “Mi raccomando, che non aiuti la Juventus per carità di Dio eh? Che è una partita delicatissima, in un momento delicatissimo, della Lega, eccetera…. Per carità di Dio, che non aiuti la Juventus. E faccia la partita onesta, per carità, ma che non faccia errori a favore della Juventus, per carità eh…”.
Bergamo: “No, no. Io, guardi, non ho ancora parlato con lui perchè ho finito l’aula cinque minuti fa e stavo prendendo un attimo fiato perchè ora faccio lezione con i primi e secondi anni. Però stia tranquillo che ci parlo domani ma… anzi domani mattina quando si allena, in maniera che gli rimanga fresco in testa”.

Carraro: “(Incomprensibile) deve fare la partita correttamente, ma che non faccia errori per carità a favore della Juventus perchè sennò sarebbe un disastro”.
Bergamo: “Sì”.

Carraro: “Va bene?”
Bergamo: “Comunque la Juventus è tantissimo che non la arbitra, dottore. Lo abbiamo messo proprio perchè sono due-tre anni, quindi, non…ecco, era uno di quelli che era stato lontano…”.

Carraro: “Però, guardi, a me non mi interessa, nel senso che, voglio dire….”
Bergamo: “Sì, sì, è domani che conta”

Carraro: “Cioè, se c’era Collina, se c’era Collina, anche se sbagliava, nessuno diceva un cazzo, ma….Rodomonti se sbaglia a favore della Juventus succede l’ira di Dio. Siccome poi c’è…. tra l’altro, tenga presente che si gioca domenica sera; lunedì c’è l’elezione della Lega eccetera, per cui sarebbe una roba disastrosa, insomma. Capito?”.
Bergamo: “E’ una mia preoccupazione domani parlarci, dottore”.

Carraro: “Va bene, mi raccomando, grazie. Arrivederci”.
Bergamo: “Bene, arrivederci”.

Telefonata Bergamo-Arbitro Pasquale Rodomonti DD.5205 ore 17.24 28-11-2004

Bergamo - Stai preparando bene la partita?
Rodomonti - Sì, sì, sì…

B. Hai visto qualcosa oggi mentre ti riposavi?
R. No, ho visto quasi niente…

B. Però, mi raccomando… Hai faticato tanto per arrivare lì… Per ritornarci, e quindi io mi aspetti, credimi, che tu non sbagli niente.
R. Mi fa immensamente piacere quello che hai detto, perché è la verità.

B. Oltretutto, c’è una differenza di 15 punti tra le due squadre, capito? Quindi anche psicologicamente preparatici bene.
R. Va’ bene, tranquillo…

B. Le fatiche che hai durato non le devi mettere in discussione, fa la tua partita, non ce n’è per nessuno, e, se ti dico proprio la mia, in questo momento, se hai un dubbio, pensa a chi è dietro piuttosto a chi è davanti, dammi retta!
R. Va bene, parola d’onore, va bene, sta tranquillo.

B. E’ una cosa che rimane tra me e te… Arrivare lassù lo sai quanto sia faticoso, e ritornare giù sarebbe per te proprio stupido. Fa la persona intelligente!
R. Perfetto, ho capito tutto!

B. La cosa rimane tra me e te, come mi auguro.
R. Vai tranquillo… No, no, tranquillo, io non parlo mai con gli altri di me.
B. Io ci conto, perché è soltanto una scelta per te, credimi, devi pensare a te stesso in questo momento.

SIMONE NICOLETTI

P.S.

La società Inter si sta muovendo nell’ombra con efficacia come dimostra il mancato pronunciamento del Consiglio Federale che temeva cause di risarcimento milionarie da parte di Moratti. Ma nel nostro Paese la verità che emerge dai processi condotti sui media è quella che gli ignoranti superficiali che popolano l’Italia considerano come reale.

Per la stragrande maggioranza dei tifosi non nerazzurri noi siamo colpevoli quanto o più della Juve.

Non perdonerò mai ai nostri dirigenti di non aver lottato fin dall’inizio per far emergere la verità processuale attraverso i propri canali di informazione,ufficiali e non.

Non essere mediatici ma concreti è una scelta con conseguenze ben più gravi rispetto a quella di un nuovo allenatore.

Tags: Calciopoli, Franco Carraro, Inter, Juventus, Luciano Moggi, Paolo Bergamo, Pasquale Rodomonti

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