Verso Inter-Lecce

Nella serata in cui Zanetti toccherà quota 600 solo un esercizio di stile pessimistico può agitare le acque di una vittoria quasi scontata. Il "quasi" ha due spiegazioni: il rientro di lungodegenti e il massiccio ricorso al turn-over in vista del derby. Come se il Lecce non esistesse. Come se il Catania fosse lontano anni luce. Invece, avendo più di un amico salentino e avendo Zanchetta (ex Primavera Inter) nella mia squadra di fantacalcio, vorrei dedicare qualche riga ai rischi che possono venire dagli avversari. Innanzitutto, sono forti davanti: Tiribocchi è bravo in acrobazia, Castillo è rapido nell'area piccola (Cacia ha avuto tanta sfortuna, ma è una prima punta di valore); e poi sono la tipica squadra da corsa, con incursori imprevedibili (Caserta ha già segnato 2 gol, Munari mi piace, Stendardo può colpire di testa) e la "leggerezza" che viene dal sapere che a San Siro, se azzecchi i 90 minuti, puoi conquistare la luce dei riflettori.
   Un'Inter "normale" - direbbe Mou - vince con 3 gol di scarto. Ma se metti in campo una squadra che non ha mai giocato insieme, con 3-4 undicesimi arrugginiti per vari motivi, e magari qualcun altro che tira indietro la gamba per non pregiudicarsi il derby, i rischi si accumulano. Soprattutto se non riesci a indirizare la partita nella prima mezz'ora, e ti fai prendere dalla frenesia. Personalmente, sono davanti a un dilemma: cedere Balotelli al fantacalcio e sostituirlo con Alexis Sanchez dell'Udinese. Un amico interista con cui ho parlato ieri sera, dice di aspettare questa partita, che Balotelli giocherà e segnerà; ma siccome uso il fantacalcio come cura psicanalitica e tendo a non scegliere calciatori dell'Inter (se fanno gol o giocano bene, sono contento comunque), credo proprio che sacrificherò il ragazzino. Temo sia destinato a vedere poco il campo.Il suo utilizzo è uno dei punti critici nello schema d'attacco di Mourinho, incentrato su Ibrahimovic e speranzoso di poter rivedere un Adriano all'80% del suo potenziale.
   Per giocare mezzora ogni tanto, è molto meglio Cruz - 100 volte più intelligente, tatticamente parlando - del giovanissimo numero 45. Ecco, chiudo su Cruz. Sapete che è il mio preferito, e che non vorrei che Mourinho ripetesse la farsa dei 4 minuti a Torino. L'anno scorso ha segnato 13 gol, 10 decisivi. Nessuno ha segnato altrettanto, su azione. E tutti i suoi partners si sono giovati del suo spirito di squadra, perché chiunque gioca meglio accanto al Jardinero. Ricordate? Persino Oba Martins sembrava un fenomeno.

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