Un caro saluto a Julio, brasiliano nato per parare

cesar2Nuovi volti sono sbarcati in casa nerazzurra, professionisti con ottime carriere alle spalle, acquistati per rilanciare il club di Moratti, riportarlo in alto.

Si è parlato e i tifosi interisti sperano si continui a parlare positivamente, di acquisti importanti come lo sloveno Handanovic, i sudamericani Gargano e Palacio, ed il fantasista, genio e sregolatezza Antonio Cassano.

L'esordio stagionale nel preliminare di Europa League era stato positivo per quest'Inter che, ancora non poteva disporre in rosa, della grinta, determinazione, resistenza di Gargano: l'uomo dai sette polmoni; dell'estro fantasioso e delle prodezze di Cassano che porta con sé ed è inevitabile, assieme alla sua fantasia calcistica (qualità che in molti gli invidiano), il suo particolare carattere, sul quale si possono dare molti giudizi, etichettandolo come simpatico o irrispettoso, perlomeno in alcuni frangenti, oppure pazzo, la cosa certa è che possa rivelarsi difficile da gestire: è accaduto più di una volta, nessuno lo ha dimenticato.

I tifosi interisti devono sperare dimentichi le famose cassanate, si ricordi solo ed esclusivamente di giocare, vincere e farli sognare.

Da sogno è stata la partenza in campionato dei nerazzurri, vincenti tre a zero contro la neo promossa Pescara, con un Cassano utile all'armata di Stramaccioni: era dal 2006 che l'Inter non vinceva alla prima giornata.

L'inizio è buono, di gran lunga migliore di quello dei cugini rossoneri, ma i giochi sono appena iniziati e vedremo quando si faranno davvero duri chi riuscirà a giocare, ed avremo intere giornate per giudicare l'intera squadra milanese, le altre della A e le prestazioni dei vari acquisti interisti e non.

Non ci sarà più spazio per commentare le partite, esibizioni sul campo della saracinesca delle ultime stagioni nerazzurre, per anni uno dei migliori portieri al mondo, il migliore in Italia nelle annate trionfali, dei trionfi passando da Mancini a Mourinho.

Un altro fenomeno abbandona la serie A italiana, un brasiliano atipico, nato per parare anziché segnare: il Giulio Cesare nerazzurro, l'estremo difensore Julio Cesar.

Julio che sbarcherà a breve in Inghilterra al Queen Park Rangers, acquisto che pare una vera manna dal cielo per un club arrivato diciassettesimo nell'ultima Premier, riuscito ad assicurarselo con un contratto triennale.

Giocatore che merita come ultimo saluto, ultima riconoscenza, la standing ovation di un San Siro gremito.

Di portieri ce ne sono tanti, pochi arrivano ai livelli di Julio Cesar, una delle storiche casseforti nerazzurre assieme a Sarti, Zenga, Pagliuca e Toldo.

Gianluca Valotti

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