Mourinho: "Presente e futuro dell'Inter"

Lunedì, 23 Marzo 2009 12:27:12
[FOTO Lunedì, 23 Marzo 2009 12:27:12]

LISBONA - In attesa di ricevere oggi pomeriggio il dottorato Honoris Causa all'Università Statale di Lisbona, José Mourinho, partito stamane da Milano, ha risposto ad alcune domande dei giornalisti italiani inviati in Portogallo al suo seguito per raccontare una giornata davvero speciale. Il tecnico, sottolineando ancora una volta il piacere e l'onore di tornare sui 'banchi di scuola' frequentati da studente ("per la prima laurea ho faticato molto, per questa non ho fatto nulla"), ha ribadito che, per quanto riguarda il campionato, non pensa ai punti di vantaggio che l'Inter ha in classifica sulla Juventus. "Preferisco - ha ribadito - pensare ai punti che ci separano dalla matematica conquista del titolo. Consideriamo molto importanti i sei conquistati nelle ultime due gare interne consecutive, contro Fiorentina e Reggina, perché sono stati ottenuti dopo una eliminazione dalla Champions League, un fatto che può sempre condizionare un po' l'autostima di una squadra, che invece è rimasta alta. Infatti queste due ultime vittorie ci permettono di guardare il futuro potendendolo gestire e senza mai dipendere dai risultati altrui".

Mourinho ha poi ribadito, come già anticipato sabato in conferenza stampa, di aver già incontrato e parlato con il presidente Massimo Moratti: "Per esempio, abbiamo parlato venerdì ad Appiano, quando ci siamo trovati per la celebrazione delle presenze di Javier Zanetti, ma avevamo parlato anche in precedenza. Non ho mai fatto una lista di nomi, come invece hanno interpretato i giornali, bensì ho presentato un progetto, una filosofia. E non ho dovuto convincere nessuno, a Moratti ho espresso un pensiero condiviso". E, a riguardo della costruzione del domani nerazzurro, più avanti ha aggiunto: "Non cerchiamo rinforzi per giocare il 4-3-3. La nostra forza è avere giocatori con i quali poter organizzare moduli diversi. E sarà così anche in futuro. Per esempio, ieri contro la Reggina, abbiamo giocato con due pivot davanti alla difesa e questo ci ha permesso di affrontare l'avversario in un certo modo. Ciò è stato possibile grazie al lavoro svolto in settimana durante gli allenamenti, un lavoro che è più difficile da realizzare quando si gioca ogni tre giorni. Avete visto come ha giocato ieri Balotelli? Ha giocato per la squadra e, continuando a lavorare come sta facendo in quest'ultimo periodo, in futuro potrà farlo anche da esterno in un 4-4-2". E questi due esempi servono per dimostrare che l'idea è sempre quella di un'Inter con calciatori in grado di saper interpretare, al meglio, più ruoli e più spartiti.

Mourinho è apparso ai giornalisti molto tranquillo anche per quanto riguarda il futuro di Zlatan Ibrahimovic: "Il suo malessere è più esterno che interno al nostro gruppo, infatti per me è un benessere. Come tutti noi è rimasto molto deluso dall'eliminazione in Champions, però ha poi risposto sul campo trasformando la frustrazione in prestazioni importanti. Non ho preoccupazioni. La classifica dei cannonieri è uno stimolo in più per lui e chissà che non gli possa servire per vincere il pallone d'argentino, visto che quello d'oro se lo aggiudicheranno Cristiano Ronaldo o Messi se continueranno a fare bene in Champions". All'allenatore nerazzurro è stato chiesto se non gli mai successo di riuscire a convincere un calciatore che, inizialmente, aveva invece pensato di cambiare squadra. "Sì, mi è già successo - ha risposto -. È successo con Deco. Che voleva lasciare il Porto dopo la vittoria della Coppa Uefa. Invece è rimasto e, nella stagione successiva, abbiamo vinto la Champions League. Così lui ha poi lasciato il Porto con un curriculum ancora più importante".

Tornando sulla imminente cerimonia per il dottorato Honoris Causa, il tecnico portoghese ha concluso: "È per me motivo di grande orgoglio. Torno dove mi sono laureato studiando molto. È una giornata speciale perché vogliono premiare il mio lavoro e questo dirò ai ragazzi che, come il sottoscritto qualche anno fa, stanno studiando. A loro dirò: dovete partire da qui facendo bene, impegnandovi molto, per costruire il futuro che più desiderate".

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