DIFFERENZE

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Goebbels era un dilettante che tanto avrebbe avuto da imparare se fosse vissuto oggi.
Forse per capire come si può presentare una verità opposta ad un’altra è bene tenere a mente una classica storiella che ogni buon giornalista conosce.
Ovviamente i nomi si possono adattare a qualsiasi situazione.
Esempio: Inter e Milan partecipano a un campionato di sole due squadre in dieci partite di andata e altrettante di ritorno.
Alla fine l’Inter vince il campionato totalizzando 51 punti e il Milan arriva secondo con 39 punti.
E come titoleranno alcuni giornali di “Cosa loro”?
Semplice, titoleranno così: “Trionfo in campionato del Milan che arriva secondo mentre delude l’Inter che si classifica penultima.”
E’ una bugia?
No, perché il Milan è effettivamente arrivato secondo e l’Inter penultima anche se ha vinto.
Non è una bugia, ma è una verità semplicemente raccontata in malafede…
E poi altri modi di mascherare, archiviare, dimenticare se necessario.
Sabato sera il Milan è stato sconfitto e in classifica è quinto a quattro punti dalla zona Champions League e a ventun punti dalla prima.
Nel 2008 sicuramente non vincerà niente e per una squadra di tale lignaggio, con tutti i giocatori tesserati negli ultimi dodici mesi, da Ronaldo a Emerson, da Grimi a Oddo per finire a Pato, non sarà certo un’annata positiva.
Ma nessun “caso Milan”, anzi una serie di “Casi Inter”: da Mancini che se ne vuole andare (mai detto “Me ne vado” come ha titolato la Gazzetta dello sport, per finire ai casi Vieira, Fico e Ibra, giocatori forse insofferenti ma che quando vanno nin campo danno quel che possono.
La squadra che sinora ha perso una sola partita (su una scelleratezza del portiere) e che è quella che ha segnato di più e con la difesa meno battuta, dopo la sconfitta con il Livepool che ha giocato una partita su due in superiorità numerica e che undici contro undici non ha subito un tiro in porta, è sta descritta come destabilizzata dalle parole di Moratti, di Mancini e del comportamento di alcuni giocatori.
Questa squadra contro il Palermo non è apparsa per niente destabilizzata e ha mantenuto il vantaggio sulla Roma, un vantaggio che a otto partite dalla fine del campionato (avendo sei punti di vantaggio due le può anche perdere essendo in vantaggio negli scontri diretti.
Ma i casi Ibra, Vieira e Figo la descrivono come preda di nevrastenie che le possono far perdere lo scudetto.
Il Milan che non deve amministrare sei punti, ma ne deve recuperare quattro invece ha giocato una partita meravigliosa.
L’Inter contro il Palermo ha fatto più del suo e il Milan con la Roma molto meno deu suo visto che peggio che perdere non poteva.
Ma se la Roma viene inondata di lodi, giustamente e Spalletti esaltato, giustamente, come gramde stratega, per i cambi che ha fatto, perché non si deve fare altrettanto con l’Inter che ha giocatoi molto bene e per Mancini che ha azzeccato anche lui i cambi, visto che li ha fatti quando doveva difendere la vittoria e che sono andati a buon fine come quelli dell’allenatore giallorosso.

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