BAYERN

 

di settore.myblog.it

STURM UND DRANG UND INCULEN

Nel basket lo chiamano "go-to guy", l'uomo a cui dare l'ultima palla. Nel calcio è un po' diverso, ovvio, per spazi e tempi. Fare arrivare la palla buona per l'ultimo tiro al go-to guy non è semplice come liberare un giocatore per un tiro da tre. E quindi, cazzo, vedere al 90mo Robben ricevere palla sulla destra, accentrarsi e tirare di sinistro, santiddio, la cosa che sa fare meglio, la sua specialità - come un do di petto di Pavarotti, una O di Giotto, una menzogna di Berlusconi, una rotolata in area di Krasic, una rissa di Gattuso -, ecco, mi ha fatto girare i coglioni, al di là della papera di Julio e della dormitina di Lucio.

Così come resterà sospeso il dubbio sull'incomprensibile rinuncia alla seconda punta. Incomprensibile non all'inizio, per  carità (con due sole a disposizione, una la tieni in panca), ma in corso d'opera sì. Perché anche se le occasioni da gol arrivavano, io un tentativo di cambiare qualcosa là davanti l'avrei fatto. Al settantesimo togli un centrocampista (Cambiasso o Stankovic, l'è istèss) e metti Pandev. Il Bayern è fortissimo e in formissima, ma là dietro balla. E' bastato Eto'o a impanicarli di brutto, e con un altro fisso a rompere i coglioni secondo me qualcosa succedeva.

Per il resto gran partita, divertente, intensa, tra due squadre felicemente imperfette. Niente da dire: mica ci ha presi a pallate in casa il Tottenham, I mean. Viva l'Inter. Lo 0-0 era un assurdo, ma adesso lo rimpiango, ahimè. E tutto sommato a Monaco firmerei per rifare la stessa partita, però con Milito in campo. Firmerei per giocarmela così, a viso aperto, ricreando le stesse opportunità e potendo scoccare in un secondo tentativo gli stessi tiri di stasera. Sottiletta Kraft ha fatto la partita della vita, Leroy Gomez era al posto giusto nel momento giusto. Noi potevamo andare in vantaggio dopo due minuti con Little Frog (l'infortunio più sfigato del 2011) e Cambiasso se n'è mangiati in paio clamorosi. E' stato il miglior ottavo di finale, peccato che una delle due debba andare a casa. E per ora - lo dicono i numeri - un piede e mezzo a casa ce lo abbiamo noi. Sursum corda.

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ROBERTO VECCHIONI e l'INTER vince ancora







INTER.IT

SANREMO - Con la coinvolgente e bellissima "Chiamami ancora amore", Roberto Vecchioni, grande artista e grandissimo tifoso dell'Inter, una passione raccontata in tante canzone, dalla leggendaria "Luci a San Siro" a "Gli Anni", presidente dell'Inter Club Stradella che può vantare primati nazionali di soci, ha vinto la 61^ edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo.

Vecchioni, che durante tutta la manifestazione ha vestito abiti ecologici Pirelli PZero e nella serata finale si è esibito indossando un elegante look nerazzurro, ha dedicato la vittoria alla moglie Daria Colombo e "al popolo italiano che io amo da morire e alle donne, che sono importantissime, sono molto meglio degli uomini tantissime volte". Un successo storico. Infatti, caso rarissimo al Festival di Saremo, il premio popolare coincide con quello della critica intitolato a Mia Martini: "Chiamani ancora amore" ha unito tutti.

A Roberto, i complimenti e l'abbraccio del Presidente Massimo Moratti, della società, di Leonardo, del capitano Javier Zanetti insieme con tutta la squadra.

Caro Professore della musica d'autore, per una volta abbiamo fatto noi il tifo per te. E ancora una volta abbiamo vinto insieme: grazie per il sesto titolo!

Ufficio Stampa

BENTORNATO WESLEY SNEIJDER

 

MA COME ABBIAMO

FATTO SENZA DI TE

Bari–INTER il 0-3

INTER – Roma 1-0
Olanda – Austria 1-0

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il passato il nostro ONORE, il futuro la nostra GLORIA
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